Quello che c’è tra noi di Huntley Fitzpatrick. Recensione.

Quello che c'è tra noi di Huntley Fitzpatrick. Recensione.

 

Trama 

 

I Garrett sono l’esatto contrario dei Reed. Chiassosi, incasinati, espansivi. E non c’è giorno che, a insaputa di sua madre, Samantha Reed non passi a spiarli dal tetto di casa sua, desiderando di essere come loro. Finché in una calda sera d’estate, Jason Garrett scavalca la recinzione, che separa le due proprietà e si arrampica sul pergolato per raggiungerla. Da quel momento tutto cambia e, prima ancora di rendersene conto, Sam inizia a trascorrere tutto il suo tempo con il paziente e dolce Jase, a cui piace fare tutto quello che richiede tempo e attenzione” come dedicarsi agli animali, riparare oggetti rotti e soprattutto provare a fare breccia nel cuore della sua diffidente vicina. Perché non c’è niente di più appagante che riuscire a strappare un sorriso alla ragazza della porta accanto. 

 

Attenzione protagonista maschile cuccioloso.

Finalmente un personaggio maschile che è il classico bravo ragazzo della porta accanto e non un bad boy violento. Lo apprezzo molto perché ultimamente è difficile trovare un romanzo con un personaggio maschile principale che non sia dedito alla violenza o tendente a rovinare la vita della protagonista. Il nostro Jase è esattamente l’opposto: è il ragazzo che riempie di attenzioni tutti coloro che ama, che sa prendersi cura degli altri, dei suoi fratelli, dei suoi genitori, di Sam e degli animali bisognosi del suo aiuto. Non è colui che toglie il sorriso ma quello che lo fa splendere. La sua sensibilità e la sua dolcezza mi hanno veramente commossa. Credo che il bravo ragazzo ultimamente stia scomparendo dalle saghe letterarie e questo potrebbe essere un male, se la situazione non viene gestita con il giusto tatto e la adeguata delicatezza.

Sam è un personaggio positivo che a mio avviso merita il meglio e questo prende le sembianze di Jase. Credo che la protagonista femminile sia una ragazza matura, con la testa sulle spalle, sempre pronta ad aiutare il prossimo, con un profondo senso morale e di giustizia. Una ragazza straordinaria alla quale viene imposto da una madre discutibile, un altrettanto discutibile criterio di perfezione. Non è difficile per lei essere la figlia perfetta perché è molto matura ma frequentare Jase, farà si che la madre pian piano inizi a cambiare idea su di lei e sulle doti che credeva che la figlia possedesse. Infatti la signora Reed e quasi l’intero quartiere vivono immersi in un pregiudizio perenne contro i Garrett, colpevoli di essere una famiglia numerosa, composta da otto figli (e uno in arrivo alla fine del romanzo). Una famiglia non perfetta nel senso canonico del termine: la madre allatta in giardino, i figli si rincorrono sul prato, si fanno i dispetti, litigano, e intanto il prato, il giardino e la casa non vengono curati nei minimi dettagli. Per la madre di Sam queste sono gravi mancanze e non ha mai permesso alle figlie di varcare il sottile confine che delimitava le loro case. Tracy la sorella di Sam aveva superato quel confine anche se di nascosto, ma la nostra protagonista no. Lei aveva semplicemente spiato i Garrett, aveva sognato di far parte di quel caos, che per lei, cresciuta senza padre, e con una madre perfettina, era pura vita. Una vita da spiare ma non da vivere. Sarà Jase a varcare i confini e ad introdurre Sam nel mondo caotico e meraviglioso dei Garrett. E la giovane sarà degna di tale fiducia, integrandosi nel caos. Il mondo in cui la madre di Sam fa vivere la figlia è una bolla di sapone perfettamente corrotta. L’apparenza per Grace è tutto anche perché è diventata senatrice e la priorità è una nuova elezione. Non importa il prezzo da pagare, non importa non seguire alcun valore morale. Il mondo dei Garrett è  genuino, pieno di amore, di calore e una fetta di quel calore lo riceve anche Sam.

Spesso ci sentiamo in diritto di dare consigli agli altri quando loro non ne hanno bisogno. I vicini si impegnano ad informare la signora Garrett dell’esistenza dei contraccettivi, su quanto sarà difficile mantenere agli studi una famiglia tanto numerosa. La famiglia Garrett è ben consapevole di questo ma non desidera rinunciare ad una vita meravigliosa, piena di esserini straordinari, in grado di catturare il lettore. Io per esempio adoro il piccolo George, con le sue domande intelligenti e i suoi timori apocalittici.

Insomma credo che nel mondo d’oggi questi pregiudizi siano piuttosto frequenti.

Ad un certo punto della narrazione un evento renderà complicata la situazione tra i due innamorati e ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice ha gestito la situazione. L’amore tra i due verrà messo alla prova ma ne usciranno rafforzati, sia singolarmente che come coppia. Amo il forte senso morale che possiede Sam, e che certamente non ha ereditato da sua madre. La nostra eroina ha una coscienza e vuole fare la cosa giusta.  Ho apprezzato anche la delicatezza con cui la scrittrice ha gestito  la tematica del sesso nel romanzo. La prima volta di Sam e di Jase è stata dolcissima e ho particolarmente gradito la maniera in cui i due hanno affrontato questo momento delicato e meraviglioso della loro vita di coppia.

Non posso non parlare di Tim. Lui sarà il protagonista maschile del prossimo romanzo, che ho iniziato a leggere proprio ora. Un ragazzo che è stato dipendente da droghe, alcol e sesso per anni ma che ha secondo me conservato una anima luminosa. Tim è stato capace di aiutare i suoi amici Sam e Jase in un momento difficile. Credo che il problema di questo personaggio sia stato proprio l’ambiente di perfezione fasulla in cui è cresciuto insieme alla gemella Nan e alla stessa Sam.

A questo proposito voglio citare anche Nan, che è stata la migliore amica di Sam ma che al temine del romanzo, ha dimostrato di covare del risentimento per la nostra protagonista. La gemella di Tim è vittima dello stesso tipo di mentalità falsa e perfezionista, che giustifica le mancanze morali e i sotterfugi se questi sono necessari a raggiungere uno scopo. Nan ha un fidanzato che la trascura e la umilia ma che come lei entrerà al Mit. Eppure vorrebbe un Jase. Nan copia agli esami di ammissione all’università e si impossessa delle tesine di Tim per ricevere premi e che muore di invidia per la facilità con cui Sam, così matura, riesce a cavarsela. Ma  la perfezione non esiste e anche Sam sta vivendo un periodo difficilissimo e solitario.

Nel mondo di Grace e dei genitori di Nan e Tim c’è davvero spazio solo per le apparenze e se ci si limita solamente ad esse, perfino un ragazzo meraviglioso come Jase, può essere scambiato per un teppista.

Il mio giudizio è decisamente positivo. Questo romanzo mi è piaciuto e mi ha fatto riflettere.

Ricordo a tutti che il secondo romanzo dedicato alle avventure dei fratelli Garrett si intitola Un cattivo ragazzo come te, e racconterà le avventure di Tim e di Alice, la sorella di Jase. Questi due personaggi sono presenti già in Quello che c’è tra noi, quindi teneteli d’occhio.

A presto con una nuova recensione.

 

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2 commenti su “Quello che c’è tra noi di Huntley Fitzpatrick. Recensione.

  1. Ma quanto è bello questo libro!
    Mi è piaciuto molto e sono daccordo sulle tue parole e su quello che dici.
    Tim è un bel personaggio ma la sua storia non mi è piaciuta tanto quanto questa anche se lui non ha colpe in merito.
    Jase e Sam sono stupendi insieme e davvero teneri.

    p.s. mi piace molto il tuo nuovo blog, sono felice che finalmente l’hai aperto

    • silviatralerighe il said:

      Sono contenta che il mio nuovo blog ti piaccia. Ho imparato molto da te in tal senso. Sei stata una grande maestra.
      Jase e Sam sono stati veramente una piacevole scoperta. In realtà è andata così: ero in vacanza, sono andata in libreria. Per puro caso ho comprato il libro dedicato a Tim ed Alice. Una volta tornata nella mia stanza, ho scoperto che mi mancava il primo volume e allora l’ho acquistato sul Kindle. Breve storia del mio casuale incontro con questa serie e con questa autrice. Una piacevole scoperta.

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